venerdì 28 gennaio 2011

I Consigli delle Stars

Un paio di comunissime donne (una, premio oscar, già fidanzata con Pitt Bradd e Afflex Ben, moglie di un cantante poco noto alle masse, interprete di circa 37 films; l'altra, stilista, autrice della sua prima collezione all'età di 15 anni per un marchio francese quasi sconosciuto, figlia di un musicista ignoto ai più, che ha esordito con tali "beatles". Due povere sfigate, insomma) hanno lanciato un nuovo interessante progetto on-line: condividere i dettagli della loro quotidianità di mamme-lavoratrici per aiutare tutte noi ad organizzarsi meglio.

Emozionata e commossa per il pensiero delicato, leggo i suggerimenti che queste due sventurate hanno voluto condividere con le fortunatissime donne che, come me, hanno figli che le aspettano a casa e clienti e boss che le aspettano sulla porta, spesso armati (di pratiche) e con aria minacciosa.

Primo, dicono le stars: organizzarsi per tempo e programmare bene la propria giornata, scrivere i propri impegni e rispettare la tabellina di marcia.

Secondo: concentrarsi sul compito che si sta svolgendo e non lasciarsi distrarre.

Terzo: pianificare il menù settimanale nel week end e fare il venerdì la spesa per tutta la settimana.

Quarto: preparare i vestiti dei bambini la sera prima.

Quinto: parlare al cellulare mentre si accompagnano i bambini a scuola.

Cinque semplici, razionali, geniali regolette.

Comincio subito a metterle in pratica.

Primo, prendo un foglio e scrivo tutto quello che ho da fare: 7 pratiche da sbrigare per questo pomeriggio,  per un totale di 200 pagine da leggere, tempo stimato 2 ore. Spesa per tutta la settimana (è venerdì) e menu settimanale, tempo stimato 1 ora. Recuperare la Bambina dai nonni, condurla a casa, lavarla, sfamarla, tempo stimato 3 ore e trenta.

Mentre scrivo, squilla il telefono. Il Cliente mi comunica di dovermi affidare altre 130 pratiche da sbrigare in 20 giorni. OK, niente panico. Prendo la mia tabellina di marcia, ma il foglio è chiaramente insufficiente per contenere la mole di lavoro che nel frattempo mi è piombata addosso.
Vabbè, penso, la tabellina di marcia non sarà poi così importante.
Passo al secondo punto. Concentrarsi sul proprio compito, senza lasciarsi distrarre.
Benissimo, ricomincio a lavorare su un atto, concentratissima.
Mi impegno al massimo, giuro. Ma proprio mentre sono in piena fase creativo-giuridica ecco che squilla il telefono altre dieci volte. Il Cliente per notizie varie, cinque telefonate.
Mia madre, per informazioni inutili, ma dettagliatissime, 2 volte, per una durata complessiva di circa due ore.
L'orco per chiedere lumi su ogni più piccolo adempimento che il suo ruolo di padre dovrebbe consentirgli di svolgere in automatico, ma che è chiaramente incapace di eseguire persino sotto dettatura, tre volte.
Esaurite le telefonate, sono talmente demoralizzata che devo concedermi almeno una mezzora di e-shopping.

Passo al terzo punto: menu e spesa.
Dopo un minuto e mezzo di elucubrazioni, ho una fame da lupi e devo scendere a mangiare qualcosa di unto e schifoso.
Il quarto punto rientra già nella mia routine familiare, penso orgogliosa di me stessa.
Tutte le sere, dal lunedì al venerdì, la divisa della scuola della Pupa fa bella mostra di sé sulla cassapanca.
Il sabato e la domenica sono leggermente più complessi, ma fa tutto parte del programma educativo: la vestizione di una donna è una questione estramemente complessa ed è bene che mia figlia impari da subito alcune regole fondamentali del saper vivere al femminile. Per esempio, come si cambiano 4,5 outfits di fila, come ci si deve specchiare insoddisfatte e poi correre dall'orco a dire "papà, non ho 'iente 'a mettere".
Il quinto punto lo tento rientrando a casa dopo aver raccattato la pupa dai nonni.
Telefonata di lavoro, ovviamente. Ho detto solo "pronto" e la Pupa ha già attaccato a strillare; proferisco due parole appena, e qualla riattacca "MAAAAMMAAA ... Uargg" come un ululato nella notte, "mamma cos'è quetto? cos'è quello?", la ignoro e continuo a disquisire di diritto col mio interlocutore, ma quella non demorde "MAAAMAAAA, zitta mamma, zitta, acolta me, cos'è quello??? MAAAMMMAAA".
Rinuncio alla telefonata.
A casa, elaboro nuove regole.
Primo: concedete a voi stesse, dopo ogni compito svolto con devozione, se non proprio accuratezza, una mezzora di shopping.
Secondo: siate molto concentrate durante lo shopping, attente a non farvi sfuggire le occasioni, i tre per due, le promozioni e gli omaggi.
Terzo: il venerdì comprate tutti i piatti precotti e surgelati che vi potranno servire nel corso della settimana e che anche un uomo medio possa preparare senza dare fuoco alla casa.
Quarto: preparate la scuola, gli amici, la piscina, ecc., ad aspettarsi che voi e i vostri figli sarete sempre puntualmente in ritardo, ma impeccabilmente vestiti.
Quinto: buttate il cellulare e mandate le multe che avrete nel frattempo ricevuto, nel tentaitivo di seguire le regolette delle Stars, a Hollywood, California.

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