lunedì 7 febbraio 2011

Se questo è un uomo

Non si può avere tutto dalla vita.
Per esempio, se hai una bambina brava, che dorme e fa pochi capricci, una casa e un buon lavoro, non puoi certo pretendere di svegliarti ogni mattina accanto a Di Caprio.
Ti capiterà, piuttosto, di svegliarti di fianco all'uomo medio. Quello che hai scelto 8 anni fa e che all'epoca non era nemmeno male.
Aveva i capelli.
Era magro e muscoloso. Si depilava le spalle e così sembrava un bell'esemplare di maschio mediterraneo e non il fratello brutto del Cugino It.
Leggeva, si teneva informato, usciva la sera, ascoltava musica e amava l'arte.

Purtroppo, niente dura per sempre.
E infatti, adesso, il tuo uomo medio è pelato.
Non ha più neanche un muscolo, tranne, forse, quelli mandibolari. Ha uno spesso strato di grasso che gli ricopre il ventre (per i tempi difficili, ti dice lui).
Ed è completamente ricoperto di un pelo ispido e ricciuto che lo rende ogni giorno più simile allo yeti.

Quel che è peggio è che l'ominide in questione ha cambiato abitudini.

Prima, mangiava sushi e pasta in bianco.
Adesso, mangia nutella e patatine e, se lasciato libero di vagare per la casa, svuota il frigorifero in dieci secondi netti, quasi fosse un lupo della steppa a digiuno da un mese.

Prima, rientrava a casa carico di regali e fiori.
Adesso, rientra a casa carico di  bollette e multe da pagare, ti prega di andare alla posta in sua vece e di anticipargli i soldi.

Prima, ti invitava spesso fuori e ti offriva la cena.
Adesso, ti telefona telegrafando dettagliatamente la cena e/o il pranzo e/o la colazione, sollecitando la preparazione per un certo orario e invitandoti a comprare quello che manca.

Prima, girava per casa con pigiami sexy e usciva impeccabilmente vestito.
Adesso, vaga per la casa in mutandoni bianchi e canotta. Esce, con le tue magliette, indossate al rovescio e macchiate. Non possiede un calzino appaiato e privo di buchi e non ha più comprato un paio di scarpe dal 2001.

Prima, dormiva come un agioletto al tuo fianco. Ti accorgevi che c'era solo quando si avvinghiava a te come un polipo, per baciarti sul collo.
Adesso, si corica al tuo fianco, ma in tre secondi netti ha invaso il tuo spazio vitale, si è arrotolato nelle coperte, ha divelto il lenzuolo, lanciato il cuscino a dieci metri di distanza e a cominciato a russare come un martello pneumatico.
Se schiocchi le dita, russa più forte. Se batti le mani, fa un grugnito porcino e poi continua a martellarti i timpani con il suo respiro da mostro delle caverne. Se lo prendi a calci e tenti di girarlo di fianco, facendo perno con le spalle sul muro e spingendo con tutte le  forze che hai nelle gambe (provate voi a spostare un omone peloso di 90 chili!), si gira e poi russa più forte.
Alla fine, sconfitta, ti alzi, raccogli i tuoi cuscini e te ne vai.
Ma nemmeno questo basta, ché non appena ti sei sistemata un po' nel nuovo giaciglio, prende a russare così forte che sei costretta ad alzarti e a chiudere le cinque porte che ti separano dalla sua (e un tempo anche tua) stanza da letto.
Non fai in tempo a tornare indietro che la Pupa inizia a piangere e lui, che già non la sente con le porte aperte, ora che è chiuso nel suo antro, non ha altro da fare che continuare a russare più forte.

E adesso, ditemi voi se questo è un uomo.
Io l'ho creduto, l'ho creduto seriamente. Mi dicevo, sono tutti così, fattene una ragione.
Sembrano umani quando camminano per strada, ma nell'intimità delle loro case si trasformano.
Specie dopo la paternità.
A lungo andare, però, ho cominciato ad intuire che forse la partenità non era così influente, che forse le ragioni del cambiamento erano altre, che forse sotto sotto c'era in lui qualcosa di misterioso, insomma, che forse uno così non era del tutto umano.
Ebbene sì, lo ammetto, è stato quando ho visto Shrek.

P.S.
Per dovere di cronaca, confesso che l'Orco mio non risponde appieno alla descrizione sopra riportata.
Cucina lui, si paga le sue multe, è ingrassato molto meno di quanto sia ingrassata io (e, per forza, andando avanti a patatine e nutella), e, se pure giri per la casa in canotta, non si lamenta del fatto che io indossi regolarmente tutone di pile e mutandoni modello nonna Belarda.
Soprattutto, ha capito che, per il bene comune, è meglio se non legge il mio blog.

P.P.S.
La capacità degli uomini di imparare a russare subito dopo la nascita di un bambino, e cioè quando la mamma sta acquisendo la capacità di dormire in piedi su una gamba sola non appena vive un minuto di calma, è scientificamente dimostrata.
Per chi non dovesse riuscire con i propri mezzi, credo che esistano appositi corsi.

2 commenti:

  1. Francesca; è sempre un piacere leggere il tuo blog.
    Leggendo questo brano, però, ho cominciato ad avere il timore di trovarmi di fronte all'incipit di una richiesta di separazione.
    Fortunatamente in fondo smentisci la mia paura: fiuuuu!
    Se sono otto anni che convivete allora avete già superato il critico settimo anno; ho scoperto con il mio matrimonio (e anche attraverso l'esperienza di altri amici) che, in effetti è un anno orribile. Dopo un po' di tempo è tutto uno scoprire difetti nell'altro e un imparare a conviverci; non sempre è facile, questo te lo riconosco. Mi piacerebbe farti dormire una notte con Eli, per farti sentire quali suoni escono dalla sua (da me amatissima) bocca.
    Continua, ti prego, a scrivere. <3

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  2. Sul settimo anno dovrò scrivere qualcosa, perchè è drammaticamente vero quello che dici!
    Prima, però, dovrò documentarmi (raccogliere le esperienza di amici e parenti).
    Non solo non ci separiamo, ma andiamo d'amore e d'accordo. lui non legge il blog e fa diversi pasticci, fra i quali dimenticare il nostro anniversario, è quindi convinto che io sia la donna più buona del mondo!
    dato che i lucani non mi piacciono, non posso chiedere di più dalla vita...

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