venerdì 25 febbraio 2011

Il mistero del coniglio scomparso

Di tutti i peluche uno sole gode di un trattamento prilegiato, uno solo è veramente nel cuore della Pupa: Pisolino.
Pisolino è un coniglio spiaccicato. Un pezza, in pratica, con attaccata una testa di coniglio. é talmente piatto e schiacciato che quando disgraziatamente finì sotto un suv, ne uscì come nuovo.
A me ricorda i conigli spiaccicati del viaggio in Scozia. Ero piccola e viaggiavo in un furgone con altre 6 persone: i miei, gli zii e i cugini. Il cugino più piccolo ancora riusciva a stare in piedi nel furgone, si sporgeva dal sedile centrale a guardare la strada e ogni due secondi gridava come un ossesso: "un coniglio spiaccicato!" "Due Conigli spiaccicati", "Tre conigli spiaccicati", ecc. ecc.. Ovviamente, al sesto coniglio eravamo tutti al limite massimo di sopportazione e il nostro unico desiderio era lanciare il pupo fuori dal parabrezza, passarci sopra con il furgone e poi gridare "un pupo spiaccicato!".
Avendo noi stoicamente resistito, la Scozia, all'epoca, si caratterizzava soprattutto per i conigli spiaccicati lungo le strade. Una vera ecatombe, povere bestiole.
Io immagino quindi che Pisolino sia uno di quelli, un coniglio zombi resuscitato dall'asfalto scozzese e giunto, dopo un lunghissimo viaggio, da mia figlia, fra le braccia della quale attende, paziente, che il piccolo cugino si faccia vivo...
Nell'attesa di quel giorno, Pisolino vive trascinato dalla Pupa in ogni luogo. Per riuscire a farglielo lasciare a casa prima di andare all'asilo, ho dovuto inventare che è un coniglio lavoratore.
Il lavoro di Pisolino consiste nel restare a letto tutto il giorno. é un narcolettico, così ho detto alla Pupa.
Per ora, se l'è bevuta.
Pisolino è di un bel color grigio fumo. Un tempo era bianco e se lo lavi torna ad essere bianco, ma solo per due o tre minuti, dopo è di nuovo grigio fumo, con meches nero corvino.
Pisolino è una cosa vera.
Spesso la Pupa me lo poggia sull'orecchio e mi dice "senti come batte il cuore di pisolino". "ah sì" rispondo io, mentre cerco con lo sguardo qualcosa per rianimarlo.
La pupa ci parla, gli racconta tutto e sente le sue risposte. Noi, no. Noi grandi non le sentiamo. Allora, me le faccio dire da lei.
Così, oggi ho scoperto che è stato Pisolino a scrivere sul muro e non la Pupa.
Ieri, invece, Pisolino era sparito (probabilmente si era nascosto per non essere punito?).
Ho rivoltato la casa come un calzino, per ritrovarlo. Sollevato cuscini e tappeti, spostato divani e letti, ma niente.
Alla fine ho dovuto mettere la pupa a letto senza di lui. Le ho dato la sorella gemella di Pisolino, Pisolina, che è identica a lui, ma rosa (cioè grigio fumo rosato). L'ha buttata via dicendo che quella è brutta e che lei voleva Pisolino, che invece è bello.
Le ho dovuto dire che era andato a fare un giro e sarebbe tornato la notte, con l'orco.
Ho atteso che si addormentasse (e c'è voluto veramente molto tempo, tempo da lei impegato a cantare "tanti auguri" a tutti gli altri pupazzi) e ho ricominciato a mettere sotto sopra la casa, sempre più angosciata.
Perdere il peluche preferito, il feticcio dei propri figli, è l'equivalente mammesco di una tragedia dell'umanità.
Già mi vedevo ad appendere foto e volantini in tutto il quartiere, con la  Foto segnaletica che per pracauzione gli abbiamo fatto e una grande scritta: Wanted, quando mi è venuto in mente un posto molto amato dalla Pupa (e dunque, di riflesso, dal coniglio), la cyclette.
Ovviamente è stato l'ultimo posto in cui ho cercato, dopo aver faticato ore su e giù per tutta la casa.
Ovviamente, lui era lì.
L'ho portato alla Pupa.
Si è svegliata appena, l'ha stretto forte sorridendo felice e gli ha detto "sei tornato Pisolo, ti sei divertito fori con papà?".
Di sicuro, più della mamma, le volevo dire. Invece, li ho baciati entrambi e ho passato la notte a meditare un piano di sopravvivenza: comprare altri dieci conigli bianchi, passarci sopra con la macchina e nasconderli nell'armadio.

6 commenti:

  1. io ho due storie a questo proposito la prima riguarda pisolo: il mio pisolo era un bruttissimo pupazzo che avevo chiamato Giovannino, probabilmente brutto quanto pisolo sempre corpo di stoffa praticamente inesistente e testa di gomma (i pupazzi che avevamo da piccoli erano fatti così non come le terrificanti bambole alla babymia, quella è un'altra storia) me lo aveva regalato mio nonno e lo portavo ovunque, io e Giovannino eravamo la coppia più bella del mondo.
    Fatto sta che un giorno non si sa come in una gita Giovannino si è perso, ci sono stati momenti di panico, ma i miei saggi parenti mi hanno assicurato che Giovannino era andato in vacanza proprio come eravamo in vacanza noi, questo mi ha tranquillizzato un pochino, ma non ho smesso di chiedere quando sarebbe tornato dalle vacanze.
    A quel punto probabilmente i miei genitori e nonni si sono disperatamnte messi a frugare in ogni negozio per trovare un altro Giovannino e un bel giorno tornano a casa con una copia identica di Giovannino ma molto più grande, quando io ho notato che effettivamente quello era il doppio di Giovannino mi hanno convinta che in vacanza Giovannino era cresciuto proprio come i bambini, così è cominciata la mia amicizia con Giovannone.
    Episodio due riguardo al coniglio che scrive sul muro: più o meno all'età di tua figlia, sempre complice l'idea che ai bambini non si mente (fonte di tante confusioni nei più piccoli)mia madre ha cominciato a spiegare a mio fratello il concetto di giusto o sbagliato e di coscienza, Pinocchio e il grillo parlante hanno aiutato, alla fine di un lungo estenuante dibattito siamo riusciti a convincere mio fratello che la coscienza è quella che ti dice cosa si fa e cosa no, quindi bisogna sempre chiedere alla coscienza prima di fare qualcosa, ne sembrava convinto ed abbiamo erroneamente pensato che questo potesse bastare, errore fatale. Da là in poi qualsiasi marachella mio fratello facesse era supportata dalla spiegazione "ma mamma me l'ha detto la cosienzia..." così siamo passati al più pittoresco angioletto buono e anioletto cattivo,in fondo si sa la coscienza è propria di ogni individuo e troppo arbitraria per lasciarla decidere cosa è bene e cosa è male rispetto alla società intera.

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  2. :))))
    troppo belli questi annedoti! grazie per averli condivisi!
    me li immagino i tuoi, poverini, alla ricerca di Giovannone. Perdere il pisolo è una cosa angosciante!!!

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  3. Alla fine dovesse capitare puoi prendere spunto e rifilarle Pisolone ;)
    Per il fatto della coscienza opta direttamente per "tetto vivo" e "tetto nuono" (anche detti rispettivamente angioletto cattivo e angioletto buono) funzionano molto meglio!!!

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  4. In realtà ho anche una terza storia:
    bisogna sapere che mia mamma in quel periodo era intenta a riportare a nuovo e ridipingere dei vecchi mobili spiegandomi che il divieto di "scrivere o disegnare sulle cose" in quel caso non era valido visto che li stava "decorando".
    Tutta felice per la rivelazione un giorno in cui mi sono sentita particolarmente ispirata ho preso i miei bei pastelli a cera (cascasse il mondo che la bambina possedesse dei pennarelli che limitano la creatività perchè non si possono mescolare i colori e non si può toccare il colore con le dita, ecc...mamme sessantottine e soprattutto architetti pensano anche a ciò) e ho disgnato su tutta la parte dello schienale del divano. Ovviamente mia madre non l'ha presa molto bene e mi ha chiesto in preda quasi ad una crisi di panico perchè lo avessi fatto nonostante il divieto. Logica schiacciante di ogni pupa(sottolineo femmina perchè mio fratello quando fece una cosa simile non ebbe a risposta pronta e prese un sacco d sculacciate) che si rispetti la mia risposta è stata ovviamente " ma mamma io non stavo disegnando sui mobili io li stavo DECORANDO" così siamo arrivate all'accordo che potevo decorare solo dopo aver chiesto il permesso ed è stato molto meno divertente perchè non ho mai ricevuto il permesso di decorare altro in casa se non i miei lavoretti di pasta di pane o das alcuni dei quali sono ancora fieramente esposti in cucina

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  5. Bello il racconto, grazie!
    Soprattutto, sarebbe bello avere il lavoro di Pisolino...

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  6. Vero, anche io invidio molto Pisolino!
    è un fabbricatore di sogni! :)

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