Ci sono molte buone ragioni per gioire del fatto di essere femmine.
Possiamo fare shopping anche quotidianamente, senza che venga messa in dubbio la nostra eterosessualità.
Possiamo amare l'arte, la musica e la letteratura, senza che venga messa in dubbio la nostra eterosessualità.
Possiamo andare a cena con un'amica, senza che venga messa in dubbio la nostra eterosessualità.
Possiamo lavorare dieci o dodici ore al giorno, senza per questo dimenticare come si fa un uovo al tegamino.
Siamo capaci di dirigere un azienza e stirare una camicia.
Se abbiamo le palle, siamo in gamba. Se non abbiamo le palle, nessuno ci giudica inette, ma saremmo apprezzate perchè dolci e remissive.
Siamo in grado di scegliere il look più adeguato per ogni occasione. Appaiamo correttamente i calzini e riusciamo persino a ritrovare entrambi i membri della coppia calzuta nei cassetti, senza strillare "Amoreee, dov'è finito l'altro calzino?".
Se ci rechiamo in ufficio con jeans e blazer, siamo sportivamente eleganti e non inadeguate.
Se piangiamo al cinema, siamo dolci e sensibili e non fesse e senza nerbo.
Se non sappiamo cambiare una gomma bucata, nessuno ci giudica anormali e imbranate.
Se sappiamo cambiare una gomma, siamo pronte a dirigere una nazione.
Se riusciamo a parcheggiare con due semplici manovre, godiamo dell'approvazione e del plauso di uomini e donne.
Se per parcheggiare ci facciamo aiutare da dieci passanti che alla fine ci obbligano a scendere dall'auto e parcheggiano al posto nostro, siamo tenere e indefese, e comunque, nessuno ci giudica tetraplegiche o deficienti.
Non siamo obbligate a scendere dall'auto mentre ci fanno benzina, siamo anzi libere di attendere comodamente sedute, parlando al cellulare, truccandoci o inviando sms alle amiche.
Al risveglio, la mattina, siamo profumate come neonati, anche se abbiamo mangiato zuppa di cipolle la sera prima, e non c'è da aver timore ad entrare nella nostra camera da letto prima di aver arieggiato.
Dopo aver fatto pipi, il bagno è sempre pulito e nessuno può accusarci di aver insozzato tutto. Non dobbiamo faticare a tirar su tavolette, né riabbassarle dopo aver finito.
Soprattutto, il peggio che ci può accadere uscendo dalla metro è che la borsa resti incastrata nel tornello e l'impatto ci butti all'indietro fino a farci finire a terra, supine, ad osservare il vecchietto che avevamo superato baldanzose sulle scale scavalcarci balndanzoso con un sorriso pieno di significato.
Il peggio che può accadere ad un uomo, invece, è percorrere correndo il cancello d'uscita e andare ad impattare con la sbarra di ferro, posizionata esattamente all'altezza delle zone intime e bloccata.
A quel punto, l'uomo sarà sospinto all'indietro, arcuando la schiena in modo innaturale, si piegherà su se stesso, comincerà a sibilare gemiti incomprensibili, acquisirà un color melanzana, saltellerà su un piede solo, alternando i due arti, porterà le mani alla bocca, mordendo le dita, e poi le poserà sulle parti intime, accasciandosi in un ammasso informe, simile ad un fazzoletto usato.
Nessuna donna, neppure una con "due palle così", dovrà mai subire una tale onta!
Bella! Mi Piace!
RispondiEliminaUn unico appunto: io faccio un sacco delle cose che tu attieni al genere femminile; compreso comodamente sedermi per fare la pipì (sì da evitare di schizzare ovunque, ça va sans dire).
Ma nessuno mi appalude se parcheggio in una sola manovra... mannaggia!
Sono felice che tu abbia un lato femminile così sviluppato. I maschietti, però, ti additerebbero subito come "un pigro".
RispondiEliminaE immagina che fine avresti fatto nella canonica gara bambinesca a chi piscia più lontano o con maggiore precisione! :)