1. La nascita
Da quando le gravide ci hanno fatto visita, la pupa è in preda ad un' incontenibile eccitazione da apprendimento ostetrico.
La casa sembra diventata un reparto di maternità.
I suoi album da disegno sono pieni di figure munite di grandi pance con dentro piccoli scarabocchi dalle fattezze umane.
Dice a tutti quelli che incontra "alla zia cresce un bimbo nella pancia", mentre osserva furtiva se c'è qualche altra grossa pancia in giro.
Ieri, si è infilata pisolino sotto il pigiama e mi ha detto "adesso lui cresce e poi esce". Dopo un po' l'ha tirato fuori. Che delusione vedere che era rimasto uguale!
C'ha riprovato, ma niente! Allora ha provato con i cari vecchi metodi: gli ha spalmato sulla faccia un po' di pennette al pomodoro.
2. I rapporti sociali.
Dicono le maestre che la pupa sia molto popolare.
Popolare, hanno usato proprio questo termine, suscitando il mio ribrezzo.
Poi, per fortuna, hanno aggiunto "non è che sia simpatica; anzi, tratta male quasi tutti, ma gli altri bambini la cercano sempre e, se manca, chiedono subito di lei".
Ho capito, in pratica, in italiano, Popular si traduce "bullo".
3. L'unione.
A due anni compiuti, la pupa ha capito che era giunto il momento di sfruttare la propria popolarità.
Ha scelto il più popolare della scuola, I., e ci si è fidanzata.
Si sono scambiati dei cuori disegnati, qualche bacio e parecchi microbi, e hanno suggellato il loro amore.
4. La rottura
Il guaio a scegliere quello più popolare della scuola è che non ti puoi distrarre un momento.
E così, al ritorno da un periodo di malattia, la pupa ha scoperto che il suo fidanzato aveva ben due concubine.
"sono tutte innamorate di lui" mi hanno confidato le maestre.
La sera, ho indagato con la pupa: "come va col fidanzato?"
"mmm, lui bacia R." ha risposto tristemente.
"ma perchè allora tu non baci G.?" ho replicato io, ricorrendo al mio proverbiale senso pratico (morto un papa, ne troviamo rapidamente un altro).
"ma a me non piace G. A me mi piace I.!" mi ha risposto candidamente, sempre più depressa.
Ho deciso che è ancora troppo piccola per distruggere le sue illusioni romantiche, confidandole la conclusione cui sono giunte milioni di donne, e cioè che se il fidanzato ti molla devi correre a ringraziare la madonna e stappare una bottiglia di champagne.
Così, l'ho distratta con un libro.
5. La vecchaia
"Papà, ma dove sono i tuoi capelli?"
"sono caduti"
"caduti?? e perchè?"
"perchè sono stato sfortunato"
"no, io dico che è perchè sei vecchio"
"Mamma, ho male alla gamba"
"come mai, amore? hai sbattuto?"
"no, sono vecchia! i vecchi hanno male alle gambe"
"mmm, boh, sì anche, Ma tu sei grande, non sei vecchia"
"papààà, tu hai male alla gamba?"
Nessun commento:
Posta un commento