lunedì 14 marzo 2011

Fior di Mamma (spulciando fra i giornali)

Per molte mamme, l'allattamento è stato uno dei periodi più felici della vita.
Guardare negli occhi il proprio bambino mentre lo si nutre di cibo e amore è un'esperienza indimenticabile.

Per altre, l'allattamento è stato un inferno.
Guardare negli occhi il proprio bambino, mentre quello si dimena come un gatto chiuso in un sacco e distribuisce morsi e graffi al seno materno, è un'esperienza indementicabile.
Girare per le strade con una taglia di reggiseno da ippopotamo e le tette che sparano latte a destra e a manca è un'esperienza  indimenticabile.
Alzarsi la notte dalle cinque alle sei volte, per tentare di far poppare un pupo in preda alle coliche, è un'esperienza altrettanto indimenticabile.
Vivere tette al vento ad ogni ora del giorno e della notte, arrivare a contare 14 poppate al giorno, per una durata di un'ora l'una, è un'altra esperienza indementicabile.

è per queste donne, queste schiave della tetta, che voglio spezzare una lancia.
Sarò l'unica, credo.
Perchè, oggi, non v'è un esperto del settore - dall'ostetrica all'istruttore di baby nuoto - che non istighi la neo mamma all'allattamento ad oltranza, demonizzando il latte artificiale.
40 anni fa, però, era l'allattamento materno ad essere bandito! Del resto, avevano appena inventato questi latti  meravigliosi, pieni di tutto quello che serve e pronti all'uso, perchè torturare le mamme?
Le poverette, anche se di latte ne avevano a iosa, erano obbligate ad utilizzare il latte finto.
Oggi, una che non ha latte o che interrompe l'allattamento ai tre mesi del pupo, è guardata come l'incarnazione del male. L'anti-madonna per eccellenza. Un mostro.
Come minimo, dice l'organizzazione mondiale per la sanità, devi allattare sei mesi. Meglio ancora un anno. Se puoi, due.
La mia opinione è che i membri seduti in seno all'OMS siano tutti maschi, portatori di una visione tettocentrica della esistenza. é evidente che sognano tette dalla mattina alla sera, probabilmente cresciuti a latte articificiale e con il lontano miraggio del seno materno.
Perchè, mi chiedo, quale donna sana di mente vorrebbe avere due tette del peso di 15 chili l'una, portare un reggiseno con due comode pezze che si aprono sul davanti, meno sexy di quello in dotazione alle suore di clausura, e tenerle sempre pronte all'uso per DUE anni?
E però, a farlo per soli tre mesi, come la sottoscritta, o anche meno, come chi,  volente o nolente, il latte non ce l'ha, verrai perseguitato dai sensi di colpa per il resto della tua vita.
Ad ogni minimo malassere del pupo sentirai la coscienza insorgere "hai visto? ha le difese immunitariee basse perchè non gli hai dato il latte! Egoista!". E poi la vedrai darsi il cinque con il pediatra e le ostetriche del corso per parto.

Proprio oggi, ho appreso che non solo il latte di mamma va dato sino ai due anni, ma che, nei primi sei mesi di vita, i poveri bimbi non devono assoolutamente avere né acqua, né altri latti, né tisane.
In particolar modo, assolutamente bandite dall'alimentazione dei pupi devono essere le tisane al finocchio!
Ebbene sì, sono cancerogene. Meglio evitarle anche se si è adulti.
Non è che sia un grande sacrificio, considerato che hanno il sapore di una saponetta stantia. Però, una tisanuccia anti colica faceva comodo.
Magari ce la potrebbero sostiuire con una non cancerogena?
A quanto pare, no.
Parafraso le parole di uno dei membri dell'OMS: "Niet latte artificiale, Niet acqua, Niet tisane, solo latte di vera mamma per sei mesi. è vero che il latte di mamma fa venire le coliche al pupo, ma le coliche sono sane e fisiologiche, perchè lo aiutano a crescere!".
Vaglielo a dire ai pupi in preda ai dolori che le coliche fannno crescere, e poi diglielo pure alla madre in preda al baby blues e sveglia da 23 ore di fila che le coliche sono una cosa positiva, gli avrei risposto io.

Non solo mi chiedo perchè in certe questioni sia vietata l'applicazione del senso della misura e perchè, arrivati all'evento nascita, le esigenze della donna, così altamente considerate durante tutta la gravidanza, vengano prontamente dimenticate e la MAMMA venga sacrificata unicamente al benessere del pupo (senza pensare che quello forse starebbe meglio se avesse una mamma sana di mente e con la forza necessaria a tenerlo in braccio), ma soprattutto mi sorge spontanea una domanda :

se 'sto benedetto latte umano fa tanto bene ed è tanto buono, perchè diamine hanno immediatamente ritiritaro dal mercato il gelato al fior di latte di mamma preparato dal saggio gelataio inglese?

4 commenti:

  1. sì niente acqua alla pupa, questo hanno detto a mia madre che ha seguito l'indicazione alla lettera fino a che a luglio in spiaggia non ho letteralmente rubato un ghicciolo all amenta dalle mani del poveraccio che mi teneva in braccio smettendo finalmente di piangere ed evitando di morire disidradatata a 8 mesi...ok che il latte di mamma fa benissimo ma bisogna anche un po' rendersi conto che la vita non è teoria pura

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  2. Direi!
    io alla pupa ho sempre dato tutto, incluse le tisane cancerogene (che, per fortuna, non le piacevano granché).
    é cresciuta abbastanza bene, non ha avuto grandi coliche e da quando ha cominciato a nutrirsi con il latte finto ha dormito come un angelo!
    Nel frattempo, io ho smesso di sentirmi una mucca da batteria e ho quasi ricominciato a concepire di poter avere una esistenza indipendente dalla sua.

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  3. io sono cresciuta a tsane al finocchio e tutt'ora le bevo, se dobbiamo guardare a tutto quello che è potenzialmente cancerogeno è la fine, anche il glucosio (lo zucchero!!!!) lo è e non perchè raffinato, quindi...posso dire che amo il rischio hehehehe

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  4. Fantastico! Io però uso il fruttosio! ;)

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