martedì 22 marzo 2011

è primavera

é primavera.
L'aria è più calda, splende il sole, gli uccellini cinguettano, gli alberi sono in fiore.
Da un paio di giorni,  sembra che la pioggia abbia lasciato il posto al sereno.
Ci sentiamo tutti più stanchi, ma pronti alla rinascita.
é giunto il momento di spiegare alla pupa cosa sono le stagioni.

Metto Vivaldi in sottofondo e mi preparo alla lezione.
Arriva l'orco.
"ma tu lo conosci questo? chi è?"
Ma come chi è, diamine? Ma che razza di uomo ho sposato? Non è un orco, è un troglodita. C'ha più di duemila cd e non conosce i padri fondatori della musica!
Vivaldi, poi, è l'autore più  inflazionato della storia della musica.
L'hanno usato per la pubblicità di ogni bene di consumo uscito dalle fabbriche di tutto il mondo, negli ultimi cento anni.
é stato la sigla di una serie infinita di programmi televisivi. E quando in uno dei Tg delle reti commerciali montano uno di quei servizi girati come un telenovelas argentina o usano Vivaldi o i Sigur Ròs. Per non parlare delle attese telefoniche! Ce l'hanno tutti, dalle pagine gialle, agli studi legali, alle forniture di "pino er re della Sarciccia"!
Ecco cosa penso.
Però, gli dico:
"QUESTO è Vivaldi, le quattro stagioni, ce l'abbiamo in MP3, Vinile e cd".
Se ne va soddisfatto.
Io posso finalmente dedicarmi alla pupa, sperando di riuscire a recuperare parte delle tare genetiche che ha ereditato dal padre.
Mi munisco di "Pimpa e il natale" e attacco.
"Vedi Pupa, qui dalla pimpa è inverno. C'è la neve e fa freddo."
"sììì, la neve" risponde entusiasta.
"poi, però, l'inverno finisce e arriva la primavera. Escono tutti gli uccellini, crescono le piante e nei prati vengono i fiori. Poi, viene ancora più caldo e i fiori diventano frutti ed è l'estate".
"e andiamo al mare"
"sì, bravissima, andiamo al mare. Poi, torniamo a casa, viene più freddo, cadono le foglie ed è l'autunno".
Mi guarda attenta. Sembra aver capito.

Finita la sessione accademica, ci prepariamo per uscire.
Io indosso uno dei miei soliti modelli - piagiamone, informale e informe. Ma sono in ordine.
La pupa è deliziosa, con un vestitino color panna a righine blu e il cappottino blu, tutto aderente (per forza, la taglia è un anno e lei ne ha due).
L'orco,  prima di uscire, è colto da un attacco acuto di  orchite.
Zompetta fino allo spogliatoio con aria indecisa, e recupera dall'armadio i capi più orrendi che esistono nel suo guardaroba ( e nel mondo intero, e nella galassia, e, probabilmente, nell'universo). Sono talmente abominevoli che quando li tira fuori dall'armadio, mi pare di sentire che quello tiri un sospiro di sollievo. Poveretto, forse crede che li abbia presi per fiondarli in un cestino.
Illuso!
Prima di essere colta da un raptus omicida, mi reco ad attendere al piano di sotto.
Quando si ripresenta al nostro cospetto,  ha i calzini uno diverso dall'altro, le scarpone nere con i teschi rossi, i pantaloni bucati che non si allacciano più sulla pancia, un golf giallo canarino con sotto una maglietta verde pisello, bucata, sporca e indossata al contrario.
Che faccio? Ci litigo tre ore per cercare di ricondurlo ad una qualche ragione estetica e mi perdo le ultime ore di sole, o lascio perdere e fingo di non conoscerlo mentre siamo per strada?
Opto per questa seconda ipotesi. Del resto, sono già abituata a fingere di non conoscere il cane ("ma di chi è questo cane che ha tolto il gelato dalle mani di mio figlio?", tacere e ostentare indifferenza, "ma signora questo cane la segue!", "ah davvero? oh poverino si sarà perso", "è sicura che non si sia suo?" "ma certo, vuole che non riconosca il mio cane?").

Nel cortile di casa, c'è un piccolo giardino.
Un quadrato di un metro per un metro di erbacce. Ma è primavera, è quindi ora ci sono anche tre o quattro margherite.
La Pupa ci si fionda. Poi mi chiama, saltellando.
"Guadda mamma, guadda! I fioli crescono!"
"sì, è vero. è la primavera, amore, te l'ha detto la mamma!".
La trascino in macchina e la sistemo sul seggiolino, mentre l'orco è già al volante.
Lei intanto ripete: "a primavera clescono i fioli, a primavera crlesce tutto".
Poi lancia un'occhiataccia davanti, mi guarda e mi dice:
"a primavere cresce tutto, però i capelli di papà non cresce, no!"
"Che vuoi amore mio" sospiro io "le stagioni sono belle, ma i miracoli non li sanno mica fare!"

5 commenti:

  1. Grazie Francesca, per i sorrisi e gli sghignazzi!
    Devo, però, informarti che comincio a sentire una certa solidarietà maschile nei confronti dell'orco. Mi piace il tuo modo di fingere che il tuo cane non sia tuo...

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  2. Sì, lo immagino che tu ti senta solidale.
    Tutti si sentono solidali.
    Purtroppo, il poveretto è in minoranza. la nostra è una società di femmine!

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  3. Mi piace una società di femmine!

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  4. La mia invidia per chi ha la fortuna di vivere in una società di femmine è incommensurabile... a me è toccato un nefasto destino.
    Anche se questa settimana mi sento stranamente più leggera del solito: sarà la primavera, sarà il sole che splende, sarà che mio marito è fuori tutta la settimana?

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  5. Sarà... :D
    è pericolo per i mariti partire, c'è il rischio che le moglie si accorgano quanto è bella la casa vuota!

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