Come qualunque genitore, zio, nonno, cugino, o fratello sa, la discesa al mare in tempo d'estate, con pupi, è una traversata delle Egitto.
Le spiagge sono popolate di penose carovane, con gente carica di asciugamani, sdraio, secchielli, formine, annaffiatoi, rastrelli, palette, palle, biglie, racchette, volano, nonché creme, burri, oli, panini, bibite, frutta e, i più all'antica, teglie di lasagne appena sfornate, salsicce e barbeque.
I genitori più attenti e premurosi portano anche dei gonfiabili: salvagenti, materassini e gommoni formato Titanic.
Io non appartengo alla categoria dei genitori premurosi, tuttavia, mi caricavo di secchielli e palette. Tanto per godere di un nanosecondo di tregua, osservando la Pupa che, da me abbandonata al fai da te della spiaggia, rovesciava secchi di acqua e sabbia sugli altri bagnanti, mentre calpestava e ricopriva di sabbia gli spiaggiati.
Gli strumenti da lavoro venivano trasportati in una pratica borsa di tela, tutta buchi. Una cosa studiata a posta per aiutare i genitori a piegarsi continuamente a raccogliere le palette che cadono dai buchi, messa gentilmente a disposizione dai nonni.
Beh, comunque, è lì, sulla spiaggia, fra secchi e palette, che ho avuto per la prima volta la netta sensazione che mia figlia si stesse trasformando nella classica Oca.
è stato quando l'ho vista infilarsi i miei occhiali da sole, indossare la borsa di tela, tutta buchi, come una canotta, aggirarsi fra le sdraio e, fermandosi in pose da calendario, proclamare "io molto sexy, io sexy".
Le conferme le ricevo come il pane quotidiano.
La mattina si alza e fa, lagnosa "mamma, io bruttissima, io capelli strega".
Cammina per la casa, solo in punta di piedi e sculettando. Passa ore a lavarsi e osservarsi nello specchio.
Guai ad andare a letto senza crema. Guai ad uscire senza burro di cacao.
Guai ad andare ad una festa senza una spolveratina del fard della mamma, che tanto è tutto naturale e male no fa. Qualche volta si coprono anche le occhiaie, tanto che sarà mai?
E ieri sera mentre le raccontavo che la Fata Smemorina aiuta le bambine brave a scegliere l'outfit adeguato per una festa. Lei mi ha corretto, serissima, "noo, mamma, no fetta, è il BALLO!".
Ci penso e ci ripenso, con angoscia, ma proprio non riesco a capire da chi abbia preso e quelle bambole che chiama "mamma" e che piazza continuamente davanti allo specchio della loro microcasa di lego non mi offrono alcun suggerimento.
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