Ritiro della pupa da Nonna crudelia.
Driiinnn. Driiinnn, Suona il citofono.
"Plonto?" la pupa viene mandata a rispondere.
"Ciao Amore, sono io"
"è mamma, è mamma" grida entusiasta.
(...)
Salgo faticosamente le scale, perchè nonna e pupa hanno dimenticato l'ascensore aperto.
Arranco davanti al portone e mi aggrappo al campanello.
"ecco mamma! Ciao" mi apre la porta la nonna.
"ciao... Ciao, amore! corri ad abbracciarmi!"
"mamma, mammona, bella mammona" arriva di corsa e mi dedica dieci secondi, prima di mettersi a saltare sul tappeto.
"che hai fatto con nonna amore? ti sei divertita?"
"sììì, nonna mi ha letto Dlante, poi mi ha fatto sentire la musica ... mmm Bletove, e mi ha portato a prendere i panini"
Probabilmente la nonna era troppo stanca per leggere Omero in greco antico, penso io.
"Racconta a mamma cosa ti ha regalato il signore dei panini!" incalza nonna crudelia.
"un panino!"
"ah! incredibile! E all'asilo tutto bene?" domando.
Ma la pupa è già scappata a saltare sul divano.
"sì" interviene la nonna "certo però, l'ho trovata tutta sporca e non avevo il cambio"
La guardo, ma la trovo maledettamente pulita. Incredibilmente pulita. Molto più del solito, comunque.
Non ho il tempo di replicare, perchè la nonna riattacca:
"poi, guarda, ha la pancia di fuori e la schiena scoperta, i calzoni sono troppo corti, il giubbino non si chiude. Sembra una poveraccia".
Io sono reduce da una notte di campionati mondiali di apnea notturna degli orchi - campionati nei quali il mio orco si è classificato primo -; ho lavorato per dieci ore di fila - senza mangiare; ho dovuto cambiare tre diverse scrivanie - perchè sulla mia ci piove (acqua dello scarico del bagno di quella del piano di sopra) e la seconda che avevo scelto è priva di collegamento internet (ce ne sarebbe uno, ma devi arrivare all'alba e sconfiggere tre o quattro stagisti, più giovani e prestanti di noi avvocati, per appropriartene), ho quindi dovuto ripiegare sulla scrivania più piccola di tutto lo studio, quella che perisno un lillipuzziano giudicherebbe minuscola, figuriamoci una mamma sovrappeso e incazzata -; ho fatto un 'ora di traffico per andarmi a riprendere la Pupa; mi sono arrampicata per quattro piani di scale e ho pure dovuto sborsare la retta dell'asilo.
Insomma, non sono in vena di disquisere con mia madre dell'abbigliamento di mia figlia. Non sono in vena di disquisire con mia madre, punto.
In silenzio, prendo la pupa, le abbasso la canotta e la infilo nelle mutande, tiro giù i pantaloni sui polpacci, le infilo il giubotto e con un po' di pazienza, raccimolata chissà dove, lo allaccio.
Non ho nemmeno la forza di sbottare in un trionfale "vedi? basta farle le cose".
Preferisco darmi alla fuga, prima che la situazione precipiti.
"Andiamo Pupa, ché mamma deve preparare la cena"
"sì, sì, appetta, MO' arrivo" mi risponde quella.
Oddio, vedo un'ombra scura cadere sul volto di mia madre e sento già le mie palle che si mettono in posizione per un giro sulla ruota della morte.
Porca paletta zozza, ma tutte a me capitano?
Ed ecco, infatti, che, puntuale, arriva la sentenza di mia madre:
"MOOOO!!! Ma come parla questa bambina? è scandaloso!"
Mi arrovello per trovare una replica brillante, una giustificazione plausibile per il linguaggio sconveniente di mia figlia, una qualsiasi spiegazione che tenga, anche senza essere per forza brillante, quando mi ricordo del mio prof. del Liceo. Quello con cui litigavo sempre, quello che io, quindi, adoravo.
Lo stesso che mi ha fatto amare Dante, Leopardi e Foscolo, che mi ha spiegato come sopravvivere alla vita, e che mi insegnato una cosa per la quale avrà la mia eterna gratitudine: MO' viene dal latino MOX (presto, tosto, subito).
E allora dico, altezzosa:
"MO' è latino mamma, mi stupisce davvero che tu non lo sappia!" lancio un'occhiata a mia madre e affondo: "Vieni Pupa, andiamo a casa, ché stasera Mamma ti deve leggere Ovidio!"
geniale!!!lo dirò a mia madre la prossima volta che mi rompe su MO
RispondiEliminaBrava, difenditi! :D
RispondiEliminaBellissima nota e magnifica risposta!
RispondiEliminaMi hai fatto venire in mente di un'amica, che insegna in un prestigioso ateneo di Boston, la quale ha insegnato ai suoi discenti che quando non sai cosa dire e/o rispondere, puoi usare l'espressione "boh"... :D
Ottima risposta!! io di solito rispondo così al sessantesimo perchè di mia figlia "ahh Boh!!"
RispondiEliminaMa allora raggiungo vette intellettuali altissime quando all'ennesima fastidiosa domanda del marito rispondo:
RispondiElimina" Ahh boh! Mò m'hai stufato!"
aha :D sì, decisamente!
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