Venerdì sera, al mio rientro, ho annunciato alla famiglia che avevamo ricevuto formale invito alla festa in onore del pupo piccolo di LEI.
Come di consueto, l'orco non ci ha capito una ceppa.
Riporto per dovere di cronaca la conversazione (assia simile al dialogo tra un fisico e un metafisico) che si è consumata (rectius, che mi ha consumata) entro le mura di casa mommy:
"ah lo sapevi già?"
"ma cosa?"
"della festa"
"Quale festa?"
"la festa di domani"
"no, ho detto che è domenica"
"ma no, è domani"
"domenica"
"Domani!"
... Silenzio, accompagnato da un mio convulso contorcere di mani.
"Chi fa la festa domani?" ho cercato di pronunciare lentamente le parole, così da farmi intendere anche dal secondo neurone dell'orco, quello dormiente.
"un bimbo dell'asilo".
"Ecco, ma io parlavo della festa del pupo piccolo di LEI!"
Alla fine, di fronte all'evidenza, persino l'orco si è arreso!
"ahhh! Allora domani abbiamo un'altra festa.Quindi, in totale, fanno due".
Si è svegliato il secondo neurone, ho pensato.
"bene! di chi è la festa di domani?"
"mmm, uno, ... coso, ... un bimbo dell'asilo"
"Tizio?"
"mmm, no, Tizio no."
"Tizietto?"
"mmm no, mi pare di no"
"Caietto?"
"sì, ecco, mi pare proprio che fosse Caietto".
Raccolti faticosamente questi dati, il sabato mattina siamo andati al negozio di giocattoli per comprare i regali.
Caietto adora toys story, il pupo piccolo di Lei ama solo i Barbapapà, il pupo grande di Lei va pazzo per i Gormiti, la mia si accontenta di tutto, e io ho varcato la soglia del giocattolaio con le idee chiare.
Certo, uno che adora toys story avrà già tutto, non posso comprare l'enorme pupazzo di buzz light come diamine si chiama, meglio se compro qualche altra cosa.
"Scusi, c'è il lego di Toys Story?"
"è finito."
Per la paletta zozza di pasqualino! Ho intimamente imprecato, in maniera adeguata al luogo sacro in cui mi trovavo.
In barba alle mie idee chiare, dopo ore di dubbi amletici, ho comprato tutti i personaggi di Toys Story, ma in versione ridotta (altrimenti detti, pupazzetti).
Ci ho aggiunto un castello gigante dei barbapapà (di semplice trasporto), qualche Gormito per il pupo grande di Lei, un paio di stupidaggini per la pupa mia, e abbiamo abbandonato il negozio di giocatolli.
Io pesantemente alleggerita di denari, l'orco appesantito da un fardello di giochi, la pupa con occhiali da sole nuovi e fiammanti (cioè, di un bel rosso semaforo).
Destinazione: PARTY.
Appena arrivati, un fatto straordinario colpisce la mia attenzione.
è la festa di Caietto, ma Caietto non c'è.
Forse vuole fare un ingresso trionfale e aspetta che gli ospiti chiamino a gran voce il suo nome?
Ma perchè ci vengono incontro Alicetta e sua nonna? E perchè Alicetta sta strappando il regalo dalle mani della pupa?
Mi addentro nel giardino e mi accorgo che la festa è american style. Ci sono hamburger e hot dog, patitine e meravigliosi cupcake preparati dalla nonna.
I bambini sono tutti sorridenti e abbracciano e baciano chiunque varchi la soglia. Sono tutti americani. é chiaro (i pupi italiani si schifano a baciare, non abbracciano nessuno, e appena vedono arrivare gli ospiti corrono a nascondere i loro giochi, di modo che nessuno li tocchi).
Si vede che a Caietto piace il melting pot. Che bello! Ho fatto bene ad aver scelto l'asilo inglese.
Comunque di lui non c'è traccia.
La nonna di Alicetta si presenta e confessa di aver preparato personalmente i cupcakes.
Mentre mi congratulo e dico quanto sia bella la festa e quanto Alicetta sia Sweet and beautiful e cerco di spiegare che ha adottato la pupa e me la tratta come una principessa e io le sono infinitamente grata e penso seriamente che sia sweet and beautiful e se sapessi l'inglese esprimerei il concetto anche con altre parole, arrivo davanti alla torta di compleanno: una bellissima torta al cioccolato con sopra una grande scritta "happy birthday Alicetta".
E a quel punto ho avuto la certezza:
come ha già detto assai saggiamente qualcuno, ho sposato un deficiente.
Povero Melo... Però, mi sa che hai ragione! :D
RispondiEliminaCercherò di adottare l'imprecazione "Pe la paletta zozza di pasqualino"; mi piace.
Sempre grato, ti sarò, per i tuoi racconti!
Grazie!
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