Qualche tempo fa Nonna Crudelia, mia madre, si è recata ad una cena con "il grande Capo" e la di lui consorte.
Il Grande Capo è il boss del boss (oggi, maestro di vita), un signore simpatico ed eccentrico che io conosco da sempre.
Qualcuno ricorderà, infatti, che oltre che sottomessa al Maestro di vita e al Grande capo, lavoro soggiogata a mio Padre, il terzo membro del triumvirato vigente nel mio studio legale.
Il Grande Capo è anche un grande nonno, un tris-nonno. Ha tre bellissimi nipoti, disequamente distribuiti tra due bellissime figlie.
Questi nipoti, ha riferito nonna crudelia, già conoscono i miti greci, leggono Euripide e recitano l'Iliade a memoria.
"Ti rendi conto di come siamo indietro" ha aggiunto, guardando con pena la mia bambina di appena due anni.
Per nonna crudelia, ex insegnante di lettere incapace di digerire il fatto di essere andata in pensione, é inconcepibile che la pupa ancora non abbia ancora letto nemmeno l'Ulisse di Joyce.
La poveretta, sapendo di non poter contare sulla mia collaborazione, ha deciso di agire in autonomia.
Ha girato tutte le librerie di Roma alla ricerca di Iliade e Odissea, delle tragedie di Euripide, di tutto Sofocle e anche di una paio di copie del simposio di Platone (che quello è più classico dei classici).
Una sera, al rientro dal lavoro, al posto di "Pimpa va in africa", "Pima gioca con le lumache", "Pimpa fa qualche altra cavolata che ai bambini piace tanto", ho trovato le Opere di Omero in Greco antico con traduzione di Monti.
Ovviamente, ho fatto sparire tutto. Ho pensato che, anche senza aprirli, erano capaci di trasmettere per osmosi incubi paurosi al prezioso (specie per me) sonno della Pupa.
Ma nonna crudelia non ha rinunciato ai suoi propositi.
Impossibilitata a recitare più che i primi versi del proemio (che, ovviamente, conosce a memoria) "ἄνδρα μοι ἔννεπε, μοῦσα, πολύτροπον, ὃς μάλα πολλὰ
πλάγχθη, ἐπεὶ Τροίης ἱερὸν πτολίεθρον ἔπερσεν", si è arresa all'idea di parafrasare le gesta di Ulisse e raccontarle alla Pupa nella sua personale traduzione nonnesca.
Una sera, ho voluto mostrarmi i grandi progressi che avevano fatto, pretendendo che la Pupa mi raccontasse di Ulisse e le Sirene.
Ecco come è andata:
"Pupa, racconta a mamma la storia che nonna ti ha raccontato oggi, dai!"
"mmm quale? I tre porsellini?"
"No, quella di Ulisse"
"ahh sì, Ulisse va al mare"
"brava, sì" e rivolta a me "lo vedi? non è un genio? tu devi coltivare di più l'intelligenza di questa bambina, la trascuri" e poi, rivolgendosi di nuovo a lei "con chi andava al mare Ulisse?"
"mmm emmm" la Pupa mi guarda smarrita.
Mia madre incalza "con i marinai sulla barca".
"ahh sì, sì certo, va bene, nonna" risponde la pupa, come rispondono, credo, i medici della neuro ai pazienti che gli chiedono se possono andare a cena con San Francesco D'Assisi.
"E poi arrivano le sirene, e allora Ulisse che fa?"
"mette i tappi"
"brava, brava. Un genio, guarda, un genio! I miei alunni non erano così bravi. Mette i tappi nelle orecchie dei suoi marinai, ma lui no, perchè le vuole sentire cantare. Le Sirene cantano benissimo, vero? E allora le sirene cantano e lui che fa?"
Vedo il volto della pupa che si illumina, comincia ad applaudire, battendo forte le mani, e grida:
"Brave, Brave, bis!"
Altro che traduzione di Monti, questa sì che è poesia.
hahahaha ma non t preoccupare a me raccontavano la saga de nibelunghi, il signore degli anelli, lo hobbit, mio padre mi ha letto i vangeli apocrifi per anni e sono creciuta abbastanza bene, certo credevo che al mondo potesse succedere più o meno qualsiasi cosa in qualsiasi momento fatta da una qualsiasi forma di vita ma era un mondo molto divertenete!
RispondiEliminaComunque brave brave bis è geniale!
ahah e bravo papà! :D
RispondiEliminaper il momento anche la Pupa è convinta che il mondo sia un posto fantastico, tutto fate e gnomi. abbiamo una fata per ogni occasione: la fata piedolona che ha i peidi grandissimi e puzzolentissimi, la strega zozzona che viene a spargere spazzatura in casa, quando i bimbi non fanno i bravi a tavola, i topi solleticoni, che vengono la notte a leccare le facce dei bimbi sporche di formaggino, facendogli il solletico, ecc. ecc.
spero solo che un giorno non ci resti male per tutte 'ste balle che le racconto
Meraviglia! Le Sirene rock!
RispondiEliminaio un po' male in effetti ci sono rimasta, molto più perchè non esitevano gli elfi e gli hobbit che per il fatto che Babbo Natale fossero i miei genitori, ma sono sopravvissuta bene ;)
RispondiEliminammm sì, anche io... dovrò inventare una balla per giustificare le balle raccontate!
RispondiEliminaE soprattutto crederci! :D
sinceramente non ci sono balle che giustifichino le balle, i miei mi hanno fatto credere che un loro amico fosse un mago e facesse magie fino a circa 7 anni convincendomi proprio bene, adesso dopo 20 anni ancora mi prendono in giro perchè ci avevo creduto, sono più delusa del fatto che mi prendano in giro per averci creduto che della balla in sè, io consiglio un semplice "non prenderla in giro dopo" invece che provare a spiegare perchè le racconti cose inesistenti ;)
RispondiEliminaPer me è molto difficile non prenderla in giro. Io prendo in giro tutti, continuamente.
RispondiEliminaLa cosa positiva è che anche lei prende in giro tutti, continuamente.
E infatti quando la sveglio e le dico "sveglia scimmiotta puzzolona" lei ride e mi risponde "buongiorno scimmiona cicciolona"
io intendevo non prenderla quando è grande in giro sul fatto che ti ha creduto quando era piccola
RispondiEliminaeeh :D
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