Al mare, mi sono fatta un'amichetta.
Ha 23 anni, gambe lunghe e - molto, molto in alto, almeno per me - occhi tondi e gialli.
è bella da morire, così che trovarla dal sola al mare mi fa pensare che i ragazzi di oggi, oltre che poco intelligenti, siano anche ciechi.
è posata e gentile, nonostante la giovane età.
Insomma, a differenza degli altri pocopiùcheventenni che ho avuto la sventura di conoscere, non assomiglia ad uno di quei cagnetti smaniosi che si attaccano alle gambe e ai quali vorresti solo dire: "senti, bello, fatti una vita tua o, almeno, trovati un albero".
Piuttosto, con i suoi occhioni gialli e la chioma ribelle, ricorda una fiera, e languida, leonessa. Può scattare con un balzo, se c'è bisogno, ma, se il bisogno non c'è, può stare sdraiata all'ombra a pensare. Non teme il silenzio.
è di Bologna. Dunque, parla in modo delizioso, aggiungendo ogni tanto un "sorbole!" alle sue considerazioni.
A dire il vero, al mare, viviamo circondati dagli emiliani e i sorbole fioccano a destra e sinistra.
Non potrei esserne più felice, adoro l'accento bolognese, e gli Emiliani mi mettono appetito di cose buone. Le sorbole, in particolare, mi fanno venire in mente un sorbetto di giuggiole, che forse nemmeno esiste.
Mia figlia, però, ha deciso di reinterpretare in modo personale il loro tipico intercalare, trasformandolo nel più romano "Porcole!".
Adesso, quindi, non si fa in tempo ad aprire bocca che si inciampa in un "Porcole!", espressione che rimanda alla più prosaica, ma sempre gustosa, porchetta. Mi chiedo se le suore penseranno alla porchetta quando lo sentiranno, al rientro a scuola.
La mia amica, come è giusto che sia, è piena di progetti per l'avvenire, in particolare, per settembre.
"Quando torno, voglio iscrivermi ad un corso di tango argentino, ad uno di cucina e comprare nuovi vestiti on line come mi hai insegnato tu"
"ottima idea!" rispondo, mentre prenoto su napulè.com un grosso corno rosso, pensando agli accidenti che mi manderanno i genitori della mia amica quando scopriranno che ho introdotto la figlia nel pericoloso mondo dell' e-commerce.
"Voglio rivedere quel tipo con cui sono uscita e chiederli spiegazioni sul suo comportamento"
"Brava, è il minimo che lui possa fare" ma non lo farà, è un maschio e non conosce le ragioni del suo comportamento, e comunque non è in grado di spiegarle.
"E tu? che progetti hai per il rientro?", mi chiede, con gentilezza.
Lancio una rapida occhiata ai miei figli che, dopo aver sperimentato nuove tecniche di annegamento, risalgono sul bagnasciuga trascinando un carico di pietre che mi chiederanno di trasportare fino a casa, tiro un sospiro, e rispondo:
"di rientrare", viva, se possibile.
Senti, Francesca, senza nulla togliere alla tua fantasmagorica amica, non ti viene in mente che il tizio con il quale la suddetta leonessa è uscita, abbia avuto ottimi motivi per tenere il comportamento che ha tenuto, quale che esso sia? Non ti viene da pensare che la tua amichetta, una volta a contatto con il maschio, potrebbe mostrare difetti a te sconosciuti? Io sull'argomento ho una certa casistica sia personale che de relato. Sarà infatti pure vero che il maschio ha un solo neurone, ma tende ad usarlo ordinatamente, e spesso (ma non sempre) anche bene: al contrario di certe donne, che apparentemente hanno tanti neuroni che HAL9000 di Stanley Kubrick gli fa una pippa, ma il cui utilizzo è, ad essere benevoli, alquanto incostante....
RispondiEliminaNon saprei. Bisogna chiedere a lei, o ancor meglio a lei e a lui.
RispondiEliminaLa mia sensazione sul caso specifico (peraltro, per lo più frutto della mia fantasia, come di consueto) è che più che questione di neuroni fosse materia di ortaggi, piselli e patate, in particolare.
Comunque, te lo confesso sono d'accordo con te.
del resto, chi meglio di me può sapere quanto sia rompicoglioni e lunatica una donna? :D
però, scusa, dobbiamo approfittare delle tue esperienze: raccontacele e apriamo un dibattito.
Giusto per iniziare il dibattito (sperando che altri partecipino...) ritengo che le questioni di patate siano centrali, in questo contesto... Visto che poi ritieni opportuno un richiamo alle mie esperienze, in attesa di avere più tempo per un giro a tutto tondo sull'argomento, posso solo citarti una tizia che girava tanti anni fa per la LUISS (per un breve periodo anche per il CERADI), il cui nome non lo farò nemmeno sotto tortura, che oggetto del desiderio di vari soggetti e soggettoni che all'epoca bivaccavano a vario titolo per i corridoi universitari, ebbi la (s)ventura di portarmi a letto, ormai più di vent'anni fa.... Dopo aver fatto per farci l'amore una fatica che non dimenticherò mai più, lei mi guardò mezza lacrimosa con uno sguardo imbarazzato e ebbe modo di proferire solo queste parole: 'si scusami, lo so che a letto sono una scopa, però ci possiamo riprovare e magari faccio meglio...'. Inutile dire la morale: non sai mai cosa si nasconde sotto una sottana, neanche sotto quella più brillante.
RispondiEliminaohhh signor... ma questi 'so pettegolezzi che valgono milioni!!!
RispondiElimina:D
ora, nel caso da me citato, comunque mi hanno riferito che ci sono stati sviluppi e forse son rose e fioriranno. io, in fondo, un po' ci spero.
vedi che, sotto sotto, sono una romanticona!
comunque, ora passerò il resto dei miei giorni a chiedermi chi sia sta scopetta... tu, però, sei crudele: sembra di capire che non abbia più voluto faticare, cattivo! eppure, te l'aveva chiaramente detto che voleva migliorare, potevi sforzarti di insegnarle! :D
comunque, purtroppo è notorio che non bisogna essere molto desiderati per essere bravi a letto...
adesso, scusa, devo scappare per interrogare tutti quelli che frequentavano i corridoi dell'università ai tuoi tempi!